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4 aprile: Lungo 30 Km

oggi c'era la prova del nove, il Lungo con la elle maiuscola, 32 km da effettuare a 5'40''/km quando al massimo un mese e mezzo fa mi ero spinto fino ai 27 km e poi niente su quelle distanze.

Le incognite erano tante: la distanza nuova, il ritmo da tenere, il polpaccio, la forma non proprio al top.

Così sveglia alle 5.30, colazione, preparativi vari e poi via intorno alle 7.00.

I primi 5 km li corro a 5'27''/km. Penso che se andasse così sarebbe una favola, però vedo che a quel ritmo rischio di andare sopra i 160 battiti già all'ottavo km! No, non va bene. Mi ripeto di non aver mai corso certe distanze e mi impongo di non superare i 160 fino al ventesimo km. In realtà non posso fare a meno di superarli intorno al sedicesimo, però così facendo sento di aver conservato energie, anche se il tempo ne ha risentito (passerò la mezza in 1h59'20'', con la media già salita a 5'39''/km).

Al sedicesimo km inizia così il "secondo giro" (Montegrotto-Ponte del Bassanello e ritorno). Mi tengo intorno ai 165 battiti e sui 5'45''/km fino al ventiseiesimo, poi finisco anche l'acqua della seconda borraccia e l'integratore GEL (altra novità di oggi): a questo punto non ho più nulla nè da mangiare nè da bere, i quadricipiti fanno male e cominciano i chilometri "inediti": il ventottesimo, poi il ventinovesimo ed infine il trentesimo. Qui la fatica diventa quasi una crisi, i battiti sono sui 170 e, cosa strana, non penso ai 2 km che mancherebbero alla fine dell'allenamento, ma ai 12 che mancherebbero alla fine della maratona: la testa cede, mi fermo e cammino per l'ultimo tratto.

Risultato:

30 km in 2h51'05'' per una media di 5'43''/km (FC media 161) e una proiezione in maratona intorno alle 4 ore esatte, mi ero imposto di correre 3 ore e non ce l'ho fatta per 9 minuti.

Alla fin fine, vista la distanza nuova e le premesse, gli aspetti positivi superano quelli negativi. Di buono c'è che ho imparato a conoscere una distanza nuova, il polpaccio non mi ha dato problemi e fisicamente sarei stato in grado di fare qualche altro km. Di negativo c'è il non aver stretto i denti per gli ultimi 10 minuti e lo scadimento di prestazione legato al non riuscire a tenere FC basse a lungo.

Se il recupero procederà senza intoppi, domenica prossimo proverò a ritentare le 3 ore di corsa (quindi i 32-33 km) dopo di che potrò godermi le due settimane di scarico prima del 25 aprile.

Ah dimenticavo: a fine allenamento, pranzo pasquale con super-mega porzione di tagliatelle al ragù d'anatra (del resto i carboidrati andavano recuperati :-)) ) e costicine con polenta: vabbè faticare, però ci vuole anche la ricompensa.

Garmin Connect

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